Se si ha intenzione di procedere dall’idea alla stesura di un progetto vincente ci sono degli steps da percorrere in maniera attenta ed organizzata.
Il primo passaggio è certamente quello di individuare quale bando sia quello giusto per la nostra idea progettuale. Per effettuare questa fondamentale scelta è importante ricordare che a monte di ogni bando esistono regole diverse in termini di accesso, intensità di aiuto economico, etc. e che, per ciascun bando/programma, esiste una dotazione finanziaria messa a disposizione con l’obiettivo di attuare una specifica Policy/programma.
Per quanto riguarda il primo aspetto esistono informazioni essenziali da ricercare e valutare: scadenza, soggetti ammissibili, beneficiari, obiettivi e priorità, attività ammissibili ed eventuali vincoli economici, temporali e territoriali. La fase del Grant Profiling inizia con la quantificazione e la qualificazione dei fabbisogni finanziari così da poterci agganciare ad un percorso di finanziabilità. La prima azione è quella di definire gli elementi di finanziabilità per poi utilizzare uno strumento che permette di scomporre il progetto in sotto-progetti per massimizzarne la sua finanziabilità. Tale strumento è la matrice di finanziabilità, che incrocia gli elementi di finanziabilità e le caratteristiche specifiche del progetto e le possibili fonti di finanziamento. In questo modo capiamo quanto un certo bando sia conveniente per noi o meno. I tre aspetti principali che bisogna attenzionare per valutare se un bando sia o no conveniente sono:
- Suitability (verificare se sono un soggetto eleggibile)
- Convenienza finanziaria (intensità d’aiuto, tipologia costi coperti, eventuale Pre-financing, etc.)
- Sostenibilità gestionale (in caso di approvazione).
Per individuare i programmi di finanziamento più adeguati alla propria idea progettuale bisogna inoltre interrogarsi in quale quadro di policy si colloca potenzialmente il progetto. Per fare ciò è necessario verificare procedere con un’attenta lettura dei documenti di riferimento del bando/programma a cui siamo interessate/i.
Il Project Cycle Management (PCM) è un modello, considerato buona prassi dalla Commissione Europea, che sintetizza lo sviluppo di un progetto mediante un’impostazione ciclica basata su fasi progressive. Il PCM ed il Quadro Logico (LFA – Logical Framework Approach) rappresentano la metodologia più diffusa di progettazione e contemplano anche, nella sua prima fase, l’attività di monitoraggio delle opportunità ed identificazione delle fonti di finanziamento). In generale, il Ciclo del Progetto presenta sei fasi: programmazione, identificazione, formulazione, finanziamento, implementazione e valutazione.
In particolare, nella fase di programmazione si contestualizza il progetto rispetto all’insieme delle Policies settoriali e/o territoriali all’interno delle quali l’idea progettuale si inserisce e dovrà interagire. Questo è un passaggio chiave in cui troviamo dei passaggi specifici:
- Identificazione stakeholders;
- Identificazione ed analisi dei principali problemi ed opportunità;
- Formulazione obiettivi connessi ai problemi individuati;
- Identificazione di una strategia che tenga conto dell’analisi implementata.